AMBIENTE - Dalla prima riunione del tavolo nasce il coordinamento per l'area ex lago del Bientina

Il presidente Luca Menesini
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Un coordinamento tra tutti i soggetti coinvolti, per mettere a punto delle azioni che siano più efficaci e incisive al fine di valorizzare le aree umide comprese nell’alveo dell’ex Lago di Bientina. Questo è il primo – e forse più importante – risultato della prima riunione che si è svolta in modalità online e convocata dalla Provincia per dare seguito alle sollecitazioni giunte per il rilancio di quest’area.

Alla riunione – che si è svolta questa mattina (lunedì 7 febbraio) – hanno preso parte, oltre al presidente della Provincia, Luca Menesini e al vicepresidente, Nicola Conti, titolare della delega per l’ambiente, i sindaci di Buti, Arianna Buti, che ricopre anche la carica di consigliere provinciale a Pisa e di Castelfranco, Gabriele Toti; il vicesindaco di Altopascio, Daniel Toci; gli assessori dei Comuni di Capannori, Giordano Del Chiaro e di Bientina, Desirè Niccoli, nonché il presidente del Consorzio di Bonifica, Ismaele Ridolfi, accompagnato da un tecnico. Accanto alla parte più strettamente istituzionale, ovviamente, folta è stata la partecipazione delle associazioni ambientaliste: da Civiltà Ecologica, al Wwf, a Legambiente, ai Cacciatori toscani, arrivando al Cot, il Centro ornitologico toscano, che, non essendo un’associazione ambientalista, rappresenta un organismo che effettua ricerche scientifiche sugli uccelli in Toscana.

«La riunione di quest’oggi – ha commentato il presidente della Provincia, Luca Menesini – ha dimostrato chiaramente che si sta già facendo molto per le aree umide comprese nell’alveo dell’ex Lago di Bientina. Lo facciamo come amministrazioni locali e come associazioni, ma, al momento solo singolarmente. Sono, invece, fermamente convinto che facendo rete si possa realizzare un progetto di complessiva valorizzazione dell’area, facendola divenire veramente un punto di eccellenza del territorio, capace di attrarre e di essere volano economico positivo».

«Oggi si parla spesso di transizione ecologica – gli ha fatto eco il vicepresidente Nicola Conti – ma dobbiamo programmare azioni concrete che vadano a rendere questo immenso patrimonio che caratterizza il territorio una vera e propria ricchezza a disposizione sia degli appassionati, sia di chi semplicemente vuole approfittare delle bellezze che la natura ci offre. Si parla molto anche dei cambiamenti climatici: secondo me è importante vi sia un coordinamento tra tutti, amministrazioni e associazioni per contrastarlo efficacemente».

Il primo incontro è stato di programmazione delle azioni da svolgere nell’immediato: istituire innanzi tutto un coordinamento tra tutti i soggetti presenti che possa lavorare anche nel ricostruire quanto programmato e fatto nel passato, finché almeno la competenza è stata provinciale. Ma questo coordinamento deve avere anche il compito di definire percorsi che potenzino la fruibilità per tutti di quest’area, guardando, al tempo stesso, al suo sviluppo e crescita. Inoltre, è stato evidenziato da tutti i partecipanti come sia basilare il coinvolgimento della Regione in questo percorso, sia per quanto concerne il passato, sia per riuscire a intercettare eventuali possibilità di finanziamento afferenti alla transizione ecologica.